Spagna nel Lazzaretto
08/06/2012 16:48
Dopo l’impetuoso rimbalzo dei giorni scorsi, dettato dalle aspettative di salvataggio del sistema bancario, oggi i mercati tornano sui loro passi, dopo aver constatato che l’unica banca centrale che per ora ha prontamente reagito alle richieste di allentamento monetario provenienti dai mercati è stata quella cinese, che ieri ha tagliato i tassi di un quarto di punto. Dopo la delusione della BCE e della BOE, che hanno lasciato invariati i tassi, anche Bernanke ha deluso, facendo capire che sebbene la FED si dichiari pronta a qualunque misura si renda necessaria se la crescita dovesse rallentare inequivocabilmente, la sua preferenza sarebbe per interventi di piccolo cabotaggio, per non interferire sulla campagna elettorale presidenziale con misure che piacciono ad Obama e non a Romney.
Oggi i mercati azionari europei risentono perciò di prese di beneficio da fine settimana un po’ più significative del solito, poichè questa volta sono anche motivate dal crollo della produzione industriale italiana ben al di sotto delle attese e dalle insistenti voci che annunciano per il week-end la richiesta ufficiale di aiuto da parte della Spagna per salvare le sue banche. Si stima un costo intorno ai 40 miliardi di euro per il fondo salva-stati, ma ciò che impressiona sarà il ricovero anche della Spagna nel lazzaretto degli appestati che ora ospita Grecia, Portogallo ed Irlanda.
Si nota comunque una certa resistenza ai ribassi da parte degli indici, che potrebbe contenere il calo entro i confini della momentanea correzione, sempre che negli USA l’indice SP500 riesca a rimanere con i nervi saldi a debita distanza da quota 1.290, oltre la quale tornerebbe d’attualità un nuovo attacco ai minimi della scorsa settimana di 1.267.
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