Povera Italia!
05/01/2012 16:37
I mercati prendono violentemente atto che le ricapitalizzazioni bancarie, iniziate con l’aumento di capitale di Unicredit, non saranno affatto una passeggiata.
Anche oggi il settore è bersagliato dalle vendite e trascina giù le borse maggiormente cariche di bancari, come la nostra. Il nostro indice è decisamente il peggiore perché ospita proprio l’occhio del ciclone (Unicredit).
Gli indici dei paesi rifugio (Germania e USA) tengono assai meglio le loro posizioni e per ora scendono solo frazionalmente. E’ la tipica situazione di panico che genera il “fly to quality” verso i listini più forti e d il crollo di quelli ritenuti più deboli.
Sta di fatto che oggi il nostro FIB ha già bruciato tutta la seconda gamba del rally di fine anno ed è tornato ai valori del 28 dicembre. E’ molto importante rimanere al di sopra dei minimi di quel giorno (14.750), che sancirono la ripartenza rialzista dopo la minicorrezione post-natalizia.
Se venissero superati avremmo inversione di tendenza e gli obiettivi ribassisti (14.400 poi 13.600) tornerebbero nel mirino.
C’è da sperare che non accada, dato che tornerebbe a rischio non solo la tendenza dell’indice di borsa, ma la stessa tenuta del nostro sistema economico e finanziario.
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