Intanto la sponsorizzazione fatta da Trump all’investimento da 100 mld$ per creare Stargate, la nuova creatura di proprietà di OpenAI, Oracle e Softbank, non è piaciuto a Elon Musk, che ha subito criticato i proprietari di Stargate, trattandoli da pivellini che non hanno i soldi necessari. Musk che indirettamente critica Trump per la prima volta diventa una notizia e propone l’interrogativo se sia solo uno sfogo di gelosia oppure la prima crepa nel rapporto tra due personaggi controversi ed imprevedibili, ma accomunati da uno smisurato ego che non tollera rivali.
Comunque, il fatto che ieri Trump abbia avvisato la Russia di aver fretta di chiudere la guerra in Ucraina e se non cominceranno le trattative dovrà imporre nuove pesanti sanzioni, ma soprattutto il fatto che sui dazi non sia ancora andato oltre alle vaghe minacce, ha consentito alle borse europee di proseguire nel rialzo. L’indice Eurostoxx50 (+0,77%) ha ritoccato il massimo pluriennale, portandolo a 5.206, e confermato l’intenzione di puntare al massimo storico del 7 marzo 2000 di 5.522. L’indice tedesco Dax (+1,01%) il suo massimo storico lo ha invece ancora una volta migliorato, ed è la quinta in questo spicchio di 2025. L’unico problema che mostrano questi indici è la situazione di ipercomprato (abbastanza forte sul Dax) che potrebbe attirare prese di beneficio.
La giornata è stata leggermente storta solo per gli indici italiano e spagnolo, alle prese con il settore bancario che ha corretto un po’ gli eccessi rialzisti di gennaio.
Wall Street ha iniziato in deciso gap rialzista, scontando il maxi-investimento in Stargate con aperture molto generose sui titoli interessati e un po’ su tutte le magnifiche 7. Così SP500 è riuscito a ritoccare di un punticino il suo massimo storico per la prima volta in questo 2025, e Nasdaq100 ha fornito un chiaro segnale di inversione rialzista mostrando l’intenzione di imitare, entro la fine della settimana, l’indice principale nella caccia al massimo storico.
Poi gli screzi tra visionari hanno favorito qualche presa di beneficio che ha ridimensionato un pochino la positività della seduta, che per SP500 è la sesta nelle ultime 7.
Dopo la realizzazione del massimo storico SP500 mostra sull’indicatore RSI(14) una evidente divergenza ribassista, che rappresenta un campanello d’allarme poiché segnala che, per ora, questa gamba rialzista è meno robusta di quella che tra novembre ed il 6 dicembre scorsi portò l’indice a realizzare l’ultimo massimo storico del 2024.
E’ presto per fasciarsi la testa. Le divergenze possono essere digerite da future manifestazioni di forza. Ma non è presto per riflettere che questo rialzo presenta qualche nuvola grigia.
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