La seduta di ieri ha visto i mercati europei orfani di Wall Street, impegnata nell’abbuffata di tacchino al forno in occasione della Festa del Ringraziamento. I listini d’Europa, che spesso quando manca Wall Street restano immobili ad attenderla, ieri sono stati ringalluzziti dalle dichiarazioni del membro francese BCE Villeroy, che ha dato per probabile il taglio dei tassi ufficiali nella riunione BCE del 12 dicembre, lasciando il dubbio solo sull’entità del taglio. Una dichiarazione che ha rasserenato un po’ il clima sia del mercato azionario che di quello obbligazionario. Un qualche contributo è arrivato anche dall’allentamento della tensione sul fronte politico francese, dove il temuto voto di sfiducia al governo Barnier sembra per ora accantonato, grazie alla promessa del Ministro delle Finanze di concedere qualcosa alle richieste delle opposizioni nella stesura della legge finanziaria.
Perciò la boccata d’ossigeno politico-monetaria ha rianimato un po’ i listini europei, consentendo a Eurostoxx50 (+0,5%) di rimbalzare quel tanto che basta a recuperare quasi tutto il calo del giorno precedente.
Parlo di rimbalzo e non di inversione di marcia, perché la prima prova da superare per sancire l’inversione è stata fallita. Infatti, il bordo superiore del canale discendente, che guida la correzione europea da fine ottobre, ha arrestato il rimbalzo e respinto l’indice. Perciò, fino a quando non verrà superato questo scoglio, peraltro molto vicino a dove ora transita la media mobile a 20 sedute, possiamo solo parlare di semplici rimbalzi, che non mutano l’impostazione ribassista di breve dell’indice che rappresenta l’azionario di Eurozona.
La situazione dinamica di Eurostoxx50 rispecchia quella di molti indici europei, con qualche eccezione. L’azionario francese e quello italiano vanno un po’ peggio e si trovano assai più vicini ai minimi che ai massimi della correzione. L’indice tedesco Dax invece sta confermando la sua maggior forza relativa. Anche ieri, come già abitualmente nel recente passato, è riuscito ad ottenere una performance (+0,85%) migliore della media europea, ha riportato il saldo settimanale provvisorio in positivo e si è riavvicinato parecchio al massimo di lunedì scorso, che fa da importante resistenza. Il suo superamento aprirebbe la strada verso il massimo storico realizzato il 17.10 a 19.583. Ma comporterebbe anche il completamento di un modello rialzista di “testa e spalle rovesciato” che avrebbe obiettivi assai ambiziosi in area 20.150, cioè largamente al di sopra.
Con i mercati USA chiusi non c’è molto altro da dire, se non ricordare che oggi Wall Street sarà aperta mezza giornata e terminerà le contrattazioni alle ore 19 europee.
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