La settimana scorsa ha portato, soprattutto in Europa, qualche turbolenza, che ha fatto pensare fino a mercoledì che luglio potesse terminare in correzione. La serie di brutti dati macroeconomici che stanno rendendo sempre più probabile una recessione in Eurozona nei prossimi trimestri, ha portato un po’ di nervosismo a mercati che ritenevano la BCE ancora piuttosto aggressiva e pronta a proseguire anche dopo luglio i rialzi dei tassi.
Invece così non è stato, perché giovedì la BCE si è rapidamente e un po’ sorprendentemente rivestita velocemente da colomba, aprendo ad una possibile pausa immediata dei rialzi se i dati lo permetteranno.
La reazione dei mercati è stata festosa e l’Europa azionaria ha potuto non solo salvare nelle ultime due sedute una settimana che mercoledì pareva diretta ad appesantire una correzione già evidente, ma anche sfondare i precedenti massimi dell’anno con Eurostoxx50 e quasi tutti i principali indici europei. Il tedesco Dax, nonostante la pesantezza del rallentamento economico in atto in quel paese, ha addirittura ottenuto venerdì il suo nuovo massimo storico di tutti i tempi, mostrando ancora una volta che nel breve periodo listini azionari ed economia reale possono viaggiare su percorsi divergenti quando le narrazioni gioiose sul futuro compensano la pesantezza del presente.
Sarebbe bello sapere ora, dopo 5 mesi di rialzo, che cosa succederà nei prossimi. Ho visto una statistica dei Sentimentrader, che ha osservato i risultati successivi che la storia ha riservato all’indice SP500 ogni volta ha messo a segno 5 mesi consecutivi di rialzo. Dal dopoguerra l’indice SP500 ha segnato 5 mesi consecutivi di rialzo ben 29 volte. Nei mesi successivi ha realizzato un rialzo medio di poco più del 3% dopo 3 mesi, del 6,4% dopo 6 mesi, del 10% circa sia dopo 9 mesi che dopo un anno. Dopo 9 mesi, solo una volta su 29 il risultato è stato negativo, mentre dopo 3 mesi per 9 volte è sceso e 20 volte è salito. Quattro volte la serie di 5 mesi positivi è terminata a luglio, come quest’anno. Dopo 3 mesi, ha avuto un risultato positivo per 3 volte mentre una volta l’indice è sceso. Comunque, dopo 6, 9 e 12 mesi tutte e 4 le volte ha messo a segno ottime performance.
L’insieme di queste statistiche mi portano a pensare che agosto, settembre ed ottobre potrebbero incontrare una correzione significativa, ma con buone probabilità di recuperarla entro ottobre. E che il fine anno ha molte probabilità di vedere ancora nuovi massimi storici.
Ovviamente questa è la regola che sembra provenire dalla statistica. Ma non dimentichiamo che ogni regola ha la sua eccezione.
Che salga o che scenda, buone vacanze a tutti.
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