SCENARIO SOFT LANDING SULLA BOCCA DI TUTTI

17/07/2023 09:15

La seconda settimana di luglio ha completamente digerito lo sbandamento della settimana iniziale ed ha condotto i principali indici azionari americani a saggiare livelli di prezzo visti per l’ultima volta molti mesi fa: ben 15 da parte di SP500 e addirittura 18 mesi fa da parte di Nasdq100.

E’ stato il dato dell’inflazione USA sorprendentemente in calo oltre le attese a scatenare le aspettative di uno scenario di soft landing, che prevede un’inflazione addomesticata verso il 2% e una forza dell’economia in grado di evitare la recessione.

Gli indici USA continuano così il loro ritorno verso i valori di inizio 2022, per cancellare del tutto il ricordo del mercato orso dello scorso anno. SP500 nel breve periodo punta al ritorno sui massimi del mese marzo 2022, a 4.637 punti, mentre Nasdaq100 pare diretto a testare il massimo del primo rimbalzo del mercato orso del 2022, in area 16.000 punti. Entrambi gli indici presentano eccessi rialzisti (soprattutto l’indice tecnologico), ma anche tanta voglia di voltare definitivamente pagine e sedare la crisi di astinenza da massimi storici, che dura da un oltre un anno e mezzo.

Gli indici europei, che rispetto a quelli americani hanno curiosamente anticipato il loro recupero e compiuto l’intera ricopertura del calo del 2022 già durante lo scorso mese di aprile, per poi adagiarsi in laterale per 3 mesi ad attendere invano che anche Wall Street compiesse la sua impresa, la scorsa settimana hanno rapidamente digerito il forte calo del 6 luglio e si sono estesi fino a tornare, con l’indice sintetico di Eurozona Eurostoxx50, ancora una volta a contatto con l’area dei massimi del 2021, da cui partì nel novembre di quell’anno il prolungato calo di molti mesi seguenti.

Curiosamente, a partire dal 25 aprile di quest’anno, l’area compresa tra 4.400 punti e 4.420 di Eurostoxx50 è stata visitata già 5 volte: dopo quella di aprile abbiamo rivisto l’indice lassù anche in maggio, a metà giugno e ad inizio luglio. Ogni volta che è avvenuto il test di quell’area l’indice è stato respinto in modo abbastanza forte, con arretramenti sempre superiori ai 100 punti. L’ultima volta, il calo dal 3 al 7 luglio ha eroso oltre 200 punti, gran parte di essi nella micidiale seduta del 6 luglio.

Desta perciò una certa sorpresa il veloce recupero attuato nelle 6 sedute successive, che ha permesso a Eurosotxx50, partito dal minimo di 4.198 di venerdì 7 luglio, di recuperare quota 4.410 già giovedì scorso e poi di nuovo venerdì.

Perciò la settimana che inizia oggi e finirà con le scadenze tecniche di venerdì prossimo, ha lo scopo di verificare la capacità degli indici europei di estendere questo mini-rally e trasformarlo in un segnale rialzista di più ampio respiro e di forte valenza, in grado di mettere definitivamente dietro le spalle il mercato ribassista dello scorso anno.

Il fatto che per ben 4 volte, in precedenza, quest’area abbia respinto l’indice sottolinea l’importanza di questo quinto test. Nessuno potrebbe sottovalutare l’impresa dell’azionario europeo se, a forza di spingere, i compratori riuscissero a sfondare finalmente il muro grafico contro cui hanno invano picchiato da aprile in poi.

Chi pensa che questa impresa non possa avvenire nel momento in cui si aggravano i segnali di debolezza congiunturale in Europa, che aumentano le probabilità di ingresso in recessione, deve farsene una ragione convincendosi che l’economia reale è una cosa ed i mercati finanziari sono un’altra ben diversa, molto più dipendente dall’umore degli investitori e dalle narrazioni sul futuro che vanno per la maggiore che dalla necessità di misurare l’andamento dell’economia nel presente.