Dal 2000 aiutiamo a
fare trading con metodo,
con newsletter e corsi
in tutta Italia.
GRATIS per te Le Newsletter I Corsi
 

NUOVO TENTATIVO DI INVERSIONE
07/12/2021 09:15

Il week-end deve aver portato un po’ di tranquillità agli operatori. Non si è verificata nessuna sorpresa negativa nel campo di battaglia sanitario. Forse anche gli esperti, come ad esempio il mitico Prof. Fauci, consulente covid di Trump e ora di Biden, risentono dell’atmosfera natalizia e, pur in presenza di dati insufficienti ad affermare qualsiasi certezza, stanno seminando la speranza che la variante Omicron, anche se è molto più aggressiva delle precedenti, come testimoniato dall’impennata di contagi in pochi giorni, avvenuta in Sudafrica, potrebbe essere meno letale e colpire meno duramente le terapie intensive e il lavoro dei becchini.

Poi venerdì è uscito un rapporto mensile sulla creazione di posti di lavoro in USA semplicemente demenziale (non è la prima volta), con evidenti contraddizioni tra i dati presentati. Non comprendo come possa esserci stata in novembre la creazione di posti di lavoro non agricoli di soli 210.000 unità, la metà delle attese, mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,6% di ottobre al 4,2% e il tasso di partecipazione della forza lavoro (la percentuale di americani che sta lavorando rispetto al numero teorico di quanti potrebbero) è salita dal 61,6% al 61,8%. La mia impressione è che i numeri vengano sparati con stime decisamente strampalate e casuali. Sta di fatto che nel week-end sui media finanziari americani sono fioccate interpretazioni che attribuiscono a questi numeri magici il potere di fermare l’intenzione della FED di accelerare il tapering nella riunione della prossima settimana. Anche qui, a mio parere, ci troviamo di fronte a speranze.

Speranze che tuttavia sono bastate ieri a convincere gli investitori a provare, ancora una volta, a comprare la debolezza della seduta precedente. Per quelli europei si è trattato del terzo tentativo nelle ultime nove sedute. Per quelli americano del quarto.

Sul rimbalzo europeo, trainato dal settore bancario e dagli indici azionari di Italia e Spagna, entrambi con un rialzo superiore al 2%, deve aver pesato la tenuta dell’Asia ed anche la revisione al rialzo da parte dell’agenzia Fitch del rating sul debito sovrano italiano, portato dall’orlo del baratro di BBB- al più confortevole BBB. Così Eurostoxx50 ha sintetizzato sull’azionario di Eurolandia un +1,4% che lo ha riportato a contatto con i massimi di venerdì scorso. Non siamo ancora all’inversione, ma poco ci manca.

In USA invece il traino è stato fornito dagli indici dell’economia reale, Dow Jones con +1,87% e Russell2000 delle small cap con oltre +2%, mentre la zavorra è stata ancora una volta il Nasdaq100, con solo +0,85%. In mezzo ha chiuso SP500, con +1,17%.

Anche qui, analizzando SP500, constatiamo che di rimbalzo si è sicuramente trattato, poiché l’indice è stato sempre ben al di sopra dei minimi di venerdì scorso (mentre il Nasdaq100 è tornato a testare i suoi, prima di prendere la via del rialzo). Inoltre, SP500 si è presentato al test del massimo di venerdì, riuscendo anche a superarlo di pochi punti e per poco più di un’ora, dopo la chiusura dei mercati europei. Ma le fasi finali hanno registrato prese di beneficio, non enormi, ma sufficienti a riportare in chiusura l’indice a 4.592, una quindicina di punti sotto il massimo di venerdì.

Non posso certo dire che il test sia miseramente fallito, però non ha ancora avuto il suggello della conferma di fine seduta. Quindi tutto pare rinviato alla seduta odierna, in cui SP500, se vorrà rimettersi in pista per il rally di fine anno, magari con prolungamento a gennaio, deve dare prove di forza un po’ più durature. La prima è il superamento con convinzione dell’area compresa tra 4.605 e 4.615, che sembra ora fare da resistenza. Poi deve attaccare con successo la duplice resistenza di 4.650 e di 4.673. A quel punto potremo avere quella evidenza che ci potrà consentire di considerare conclusa la correzione, ormai diventata ampia e duratura, che abbiamo classificato come onda 4, e prepararci al rally dell’onda 5, che avrebbe come obiettivo l’area 5.000 punti.

Ovviamente tutto ciò non può essere fatto in poche sedute. Per cui armiamoci di pazienza.

Ma anche di cautela, perché l’ennesimo fallimento dell’indice USA lo riporterebbe a testare l’area dei minimi di venerdì (4.494), con la possibilità che l’eventuale sfondamento lo indirizzi a completare la correzione sotto quota 4.400.

____________________________________________________________________________________________________
Pierluigi Gerbino - P. Iva 02806030041
v. Torino 81 - 12048 Sommariva del Bosco (CN)

I contenuti, le analisi e le opinioni pubblicati in questo sito sono realizzati da Pierluigi Gerbino, che se ne assume la responsabilità a tutti gli effetti. Tutti i diritti di utilizzo, riproduzione e divulgazione sono riservati. Nessuna parte del sito potrà essere prelevata, trasmessa, tradotta, pubblicamente esposta, distribuita o incorporata in altre opere d'ingegno.

UN AIUTO PER LA TUA OPERATIVITA'

I nostri SERVIZI INFORMATIVI ti aiutano a guadagnare in borsa con un metodo chiaro, semplice, efficace e, soprattutto, replicabile!
 

GOLD, Report Quotidiano sul Mercato Azionario, fornisce ogni giorno ANALISI sui principai indici, analisi e INDICAZIONI operative sul AZIONI di ITALIA, USA e su ETF-ETC quotati.   Prova 1 mese GRATIS!

GAP, Report settimanale per investire con ottica di medio periodo su ETF-ETC e AZIONI di ITALIA  e USA  Prova 1 mese GRATIS!

In più avrai la possibilità di partecipare ai Webinar FOCUS mensili di approfondimento, riservati agli iscritti a GOLD e GAP.