MERCATI FERMI. MA OGGI SI VOLTA PAGINA

19/06/2020 09:00

Rispettando le previsioni espresse nel commento di ieri, i mercati hanno trascorso la vigilia del passaggio delle 4 Streghe (scadenza tecnica simultanea di future ed opzioni su indici ed azioni) con un comportamento ingessato, praticamente sui livelli del giorno precedente e senza grandi emozioni.

I grandi operatori studiano la situazione incerta e si preparano alle mosse strategiche per l’estate, in un contesto assai difficile da decifrare.

Da un lato il ritrovato vigore del coronavirus a livello globale ci  mostra che il nemico ha cambiato in gran parte il terreno di caccia, ma che la caccia all’umano, in cui incubarsi e proliferare, continua.

I dati di ieri hanno confermato quel che da qualche giorno si sta vedendo. Prosegue il ridimensionamento continuo dei contagi nelle aree in cui il virus è arrivato prima, cioè in Asia (pare messo sotto controllo, in pochi giorni, anche il recente focolaio di Pechino) ed in Europa, mentre in USA scende il contagio nel grosso focolaio di New York. Ma cresce con grande vigore la diffusione in aree dove il virus è più giovane. In USA ieri si sono registrati quasi 28.000 casi nuovi di contagio, numeri che non si vedevano dal 21 maggio, e sono soprattutto gli stati del sud e della costa del Pacifico ora ad allarmare (Texas, Florida, Arizona, California). Ma in cima alle classifiche quotidiane dei contagi, dopo gli USA, ora ci sono Brasile, che oggi potrebbe arrivare a toccare il triste record di un milione di contagiati, la Russia, che ha superato i 500.000, ma, “stranamente” in Russia i morti sono assai pochi rispetto ai contagiati, e l’India. Tutti questi paesi hanno tassi di crescita notevoli. Pertanto osserviamo che globalmente la curva dei nuovi casi giornalieri continua a salire, poiché la crescita nei paesi “emergenti” supera il calo nei paesi sviluppati. Anche i dati sulla mortalità quotidiana, a livello mondiale, dopo parecchie settimane di calo, da qualche giorno hanno invertito la tendenza al rialzo. I mercati, ovviamente, dei morti in Brasile o in India non si preoccupano più di tanto perché, nel loro cinismo egocentrico, a morire non sono più soprattutto gli occidentali.

A complicare un po’ la lettura della situazione economica attuale, nel pomeriggio, sono arrivati i sussidi settimanali di disoccupazione americani, che hanno deluso le aspettative e sono rimasti praticamente stabili, mentre gli analisti si aspettavano una diminuzione. Il dato stride non poco con quell’enorme creazione di posti di lavoro in maggio che ci è stata comunicata il 5 giugno ed ha fatto decollare i mercati verso il massimo del lunedì successivo. Se salgono i posti creati, ma non scendono i disoccupati, una delle due statistiche è farlocca.

Il risultato sui mercati è stato perciò di sostanziale stabilità in attesa che oggi passino le streghe.

SP500 ha chiuso in pari la seduta, Eurostoxx50 e le borse europee hanno perso circa mezzo punto percentuale, ed anche la volatilità si è mantenuta bassa. Così i grafici ci hanno mostrato su SP500 la seconda candela consecutiva compresa all’interno di quella di martedì scorso. Più indecisione di così…

Continua invece il momento di grazia del Nasdaq100, preda dell’euforia dei piccoli operatori, che, bombardati dalle pubblicità dei broker che magnificano la possibilità di arricchirsi con il trading su Amazon, nel periodo di lockdown hanno preso d’assalto le piattaforme di trading e speculano all’impazzata. L’indice tecnologico è tornato ieri sopra quota 10.000 e dista ormai solo un punto percentuale circa dal suo massimo storico, realizzato lo scorso 10 giugno.

Non resta che attendere oggi il comportamento dei grossi operatori, che, passate le streghe,  forse ci comunicheranno le loro intenzioni strategiche per l’estate.