ASPETTANDO LE STREGHE

18/06/2020 08:45

Il terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre sui mercati dei derivati azionari scadono contemporaneamente i contratti su future ed opzioni relative ad indici ed azioni. Questa scadenza tecnica viene chiamata a Wall Street “il giorno delle streghe”. Giungono a compimento le strategie impostate nei mesi precedenti e si tirano le somme dei guadagni e delle perdite. La chiusura delle posizioni in scadenza fornisce la liquidità per impostare nuove strategie per il periodo successivo. Questa giornata, ed a volte anche quelle immediatamente precedenti, è spesso foriera di sballottamenti e movimenti anomali su alcuni titoli. Gli investitori di posizione, quelli che guardano i movimenti di medio periodo, in questi giorni tirano i remi in barca ed aspettano il passaggio delle streghe.

Pare che stia succedendo proprio questo sui mercati, poiché dopo l’exploit di martedì, ieri i principali indici hanno accusato un calo consistente di volatilità intraday ed una sostanziale mancanza di direzionalità. Sia SP500 in USA che Eurostoxx50 in Europa hanno realizzato in pratica tutta la candela di ieri all’interno di quella di martedì, mostrando una configurazione chiamata “inside day”, che fotografa una tipica situazione di indecisione direzionale. La chiusura europea è stata lievemente positiva (eccetto il nostro Ftse-Mib, che martedì aveva brillato e ieri ha segnato -0,2%), mentre quella americana leggermente negativa, con SP500 a -0,34%. Però Nasdaq100 ha fatto +0,33%, mentre l’indice delle small cap Russell 2000 è rotolato giù di -1,72%. Segno, anche questo, di volubilità momentanea.

Possiamo motivare queste ambiguità andando a cercare tra le notizie, o, meglio nella loro assenza. Infatti ieri non ci sono state molte novità. I contagi in USA crescono in modo preoccupante in Texas e Florida, ma sta capitando già da qualche giorno, ed è da escludere che vengano prese misure di chiusura della mobilità. L’America non è la Cina, dove è bastata la scoperta a Pechino di un nuovo focolaio in un mercato, con qualche decina di casi, per far scattare il lockdown a ventaglio su un bel po’ di quartieri circostanti e tamponi di massa. In USA il business e le esigenze elettorali di Trump non consentono provvedimenti restrittivi. Dalla Casa Bianca non ci saranno indicazioni agli stati in tal senso, qualunque cosa accada. Piuttosto si combatte l’ansia degli americani promettendo altri regali fiscali da un trilione di dollari.

La tensione sale tra le due Coree, con l’uomo razzo Kim Jong Un che, dopo aver distrutto l’unico ufficio i contatto con la Corea del Sud, sta ammassando truppe sul confine, mentre al confine tra India e Cina c’è stata una scaramuccia tra le truppe dei due stati con la morte di 3 soldati indiani. Ma l’escalation è stata evitata. Ordinaria amministrazione geopolitica.

Niente di nuovo neanche dalle banche centrali, per un giorno.

Allora possiamo concludere confermando che il mercato sembra attendere il passaggio delle streghe.

Se è così, e salvo sorprese, neanche oggi dovremmo avere direzionalità. Magari vedremo oscillazioni intraday per la sistemazione anticipata delle posizioni di grossi operatori, ma ritengo che movimenti marcati in una sola direzione siano abbastanza improbabili.  

Magari domani, passate le streghe, il mercato saprà dirci qualcosa di più.