Grazie Meteo
07/04/2015 08:25
Esaurito il ponte pasquale con la tradizionale Pasquetta, i mercati riaprono oggi i battenti anche in Europa, dopo che già ieri le Borse hanno lavorato in USA e Oriente.
L’Europa si trova quindi a doversi adeguare all’umore altrui, che ieri è stato condizionato dall’interpretazione dei dati sul mercato del lavoro USA, usciti venerdì a mercati chiusi.
I timori di chi si aspettava un brutto dato sono stati pienamente confermati con la creazione in marzo di sole 126.000 nuove buste paga, contro le 246.000 previste dagli analisti.
Chi si aspettava una brutta reazione dei mercati è però stato deluso.
Come già capita da parecchi mesi, il dato non è stato interpretato alla luce del suo significato reale, che ci parla di rallentamento della crescita americana e si aggiunge alla lunga lista di dati deludenti delle ultime settimane, che provocheranno il prossimo 29 aprile una stima del PIL USA del 1° trimestre 2015 molto più vicina alla crescita zero che al 2,2% annualizzato dell’ultimo trimestre del 2014.
Il dato reale è stato archiviato dando la colpa della scarsa performance economica degli USA al maltempo, che nel primo trimestre ha causato qualche intoppo all’attività economica. Si tende ad attribuire all’economia USA la probabilità che replichi l’andamento meteopatico dello scorso anno, con il primo trimestre scadente, ma seguito dai successivi in gran recupero di crescita economica.
L’attenzione allora si è spostata sulla componente “aspettative” e l’equazione è stata la solita.
Se il mercato del lavoro rallenta la FED rinvierà ancora più in avanti il tanto temuto rialzo dei tassi.
Allora sono ritornati gli acquisti , sia sul T-Note decennale, il cui rendimento è sceso al 1,90%, sia sull’azionario, il cui indice SP500 ha confermato il rimbalzo sul lato inferiore del triangolo, che lo imprigiona da fine febbraio, e si è riportato a quota 2.080, andando a testarne la mediana.
Ovviamente in Asia si è subito approfittato della tenuta americana per continuare il rally. Sia l’indice giapponese Nikkei che quello cinese Shanghai Composite si apprestano a chiudere la seduta odierna con rialzi superiori al punto percentuale e tutta la regione finanziaria asiatica pare positivamente intonata.
In questo contesto prevedere una buona partenza del le borse europee pare una scommessa piuttosto facile, dato che anche dalla Grecia arriva qualche nota di allentamento delle tensioni, in seguito alla conferma da parte di Varoufakis (volato a New York a sedurre madame Lagarde) che mercoledì verrà regolarmente rimborsato il debito da 458 miliardi di euro al FMI. Il default è per ora evitato, o almeno rinviato al 24 aprile, con qualche giorno in più per accordarsi con l’Eurozona.
Anche il petrolio ieri si è riportato impetuosamente sopra i 50 dollari, mentre l’euro respira di nuovo intorno a 1,10 rispetto al dollaro.
Insomma: tutto lascia pensare ad un inizio di settimana rilassato. Domani con Alcoa comincia ufficialmente la stagione delle trimestrali USA. Ma i big comunicheranno i risultati a partire dalla prossima settimana. C’è ancora qualche giorno per illudersi che tutto sia a posto.
La prossima settimana le emozioni non mancheranno.