Impossibile spiegare l'Italia al Mondo
11/07/2013 08:33
Le borse occidentali ieri hanno tirato il fiato, rallentando la corsa (gli indici migliori, Dax e SP500), o facendo qualche passo indietro (gli indici più periferici, come quelli italiano, spagnolo e francese).
Il nostro FTSE-Mib è stato il peggiore, un po’ condizionato dal declassamento subito dal nostro debito pubblico e dalle fibrillazioni del nostro sistema politico, dove è successa un’altra di quelle cose che rendono impossibile spiegare l’Italia al mondo: Governo e Parlamento ostaggio dei guai giudiziari di una sola persona, seppur ingombrante, bloccati dalla protesta dei parlamentari PDL perché la Cassazione ha deciso di accelerare un po’ i tempi del giudizio al fine di evitare la prescrizione di un reato. Quel che nel mondo sarebbe normale o, caso mai, motivo di encomio, in Italia diventa sospetto di persecuzione. Perché da noi il ruolo dei Tribunali deve essere solo quello di certificare la prescrizione dei reati, quando riguardano “Lui”. Ben vengano invece le accelerazioni e magari anche i giudizi sommari quando si tratta di espulsioni di clandestini, soprattutto se sono familiari di dissidenti da consegnare nelle mani del dittatore del Kazakistan.
Fortunatamente non esiste il rating sulla moralità pubblica, altrimenti lì saremmo già arrivati a D (fallimento conclamato).
L’atteso intervento di Bernanke a Cambridge e le minute dell’ultima riunione FED hanno confermato che la Banca Centrale americana non ha poi così fretta di interrompere gli stimoli, e che per farlo attenderà ulteriori progressi nell’economia USA. La speranza è quella di poter iniziare la riduzione del QE già a fine anno, ma la metà dei componenti del FOMC teme delusioni sulla crescita. Riguardo ai tassi, nulla sarà fatto per molti mesi, dato che si modificherà la politica dei tassi a zero solo se la disoccupazione scenderà al 6,5% e per ora manca ancora un punto percentuale.
Queste rassicurazioni hanno consentito a Wall Street di trascinarsi stancamente in pareggio per tutta la seduta, in attesa di avere nuova carne da mettere sul fuoco delle aspettative. E’ partita la stagione delle trimestrali e la prossima settimana avremo molti big che presenteranno i conti del 2° trimestre. Lì si cercheranno le motivazioni per i movimenti degli indici in estate.
Intanto oggi vengono dall’Asia venti di importante rialzo, che interessano tutte le borse, trascinate dal dato esplosivo degli ordini di macchinari in Giappone, che riflette una rinnovata voglia di investire sulla ripresa nipponica. A beneficiarne è soprattutto la Cina, che sale di oltre il 3%.
La partenza europea dovrebbe perciò essere positiva ed il cammino verso i massimi dovrebbe riprendere, dopo la pausa di riflessione di ieri. Speriamo questa volta che partecipi alla festa anche il nostro annichilito FTSE-MIB.