La scorsa settimana la Federal Reserve ha lasciato ancora una volta immutati i tassi, come previsto dalla generalità degli esperti. A provocare una svolta di notevole importanza nell’interpretazione dei possibili scenari futuri ci hanno però pensato alcuni indicatori economici anticipatori.
Se finora avevamo constatato segnali di rallentamento nella crescita americana, alternati tuttavia ad indicazioni di robustezza di fondo, per la prima volta sono venuti chiari, inequivocabili e convergenti segnali di rallentamento, che rendono addirittura plausibile l’ipotesi recessiva per l’economia USA.
Non si tratta ancora di indicazioni provenienti dall’economia reale, ma da indici anticipatori, che solitamente vengono usati per ipotizzare quel che il PIL registrerà qualche mese dopo.
Ebbene, per la prima volta da tre anni l’indice elaborato dalla filiale di Philadelphia della Federal Reserve, che misura l’attività economica in tre piccoli stati della costa atlantica, è sceso sotto il livello zero, superando il limite che separa la crescita dalla recessione. Contemporaneamente anche l’indice tedesco ZEW, che misura il sentiment economico degli imprenditori, è stato rilevato in terreno negativo e molto al di sotto delle previsioni.
Aggiungiamo a questi dati anche l’ennesima flessione del superindice anticipatore, in calo ormai da mesi e la diminuzione del 6% mese su mese nelle vendite di nuove case in Stati Uniti, che conferma le difficoltà del settore immobiliare. Il quadro che si delinea sembra quindi dar qualche ragione ai più pessimisti, che ipotizzano per i prossimi trimestri un rallentamento più marcato di quanto la stessa Federal Reserve finora si sia spinta a considerare.
L’unico dato non negativo è stato il rallentamento nella crescita dei prezzi alla produzione, provocato dal calo dei prezzi delle materie prime e soprattutto del petrolio, arrivato ormai al di sotto dei 60 dollari.
I prossimi giorni giungeranno parecchi dati macro, ma nessuno particolarmente decisivo. Dovrebbero essere confermati i segni di rallentamento già manifestati.
MARKET MOVERS dal 26 al 2 Ottobre 2006
Quelli che seguono sono gli avvenimenti economici della settimana che considero più importanti, cioè quelli che con maggiore probabilità sono destinati ad influenzare l’andamento dei mercati. In USA tali avvenimenti vengono chiamati “Market Movers”. Chi desidera consultare l’elenco completo degli avvenimenti macroeconomici della settimana può accedere al seguente link internet: http://www.bancaintesa.it/ist/jsp/HP_UfficioStudi.jsp. Chi desidera l’elenco degli appuntamenti societari americani lo può trovare qui: http://money.cnn.com/news/companies/firstcall/.
Giorno |
Ora |
Dove |
Evento |
Preced. |
Previs. |
Commento |
Mar. 26 |
10:00 |
GER |
Indice IFO fiducia imprese settembre |
105 |
104,2 |
|
|
16:00 |
USA |
Fiducia Consumatori CB settembre |
99,6 |
102 |
Positivo se supera previs. |
Mer. 27 |
10:00 |
EUR |
Moneta M3 a/a agosto |
7,8% |
7,5% |
|
|
14:30 |
USA |
Ordini di beni durevoli agosto m/m |
-2,5% |
+0,8% |
|
|
16:00 |
USA |
Vendita case nuove ann. |
1,07 mln |
1,05 mln |
|
|
|
USA |
Riserve petrolio settimanali brl |
324,9 mln |
|
|
Gio. 28 |
10:00 |
GER |
Nuovi posti di lavorosettembre |
+5.000 |
-20.000 |
|
|
14:30 |
USA |
Sussidi disoccupazione settimanali |
318.000 |
316.000 |
|
|
14:30 |
USA |
PIL 2° trim. 2006 (def.) t/t a |
+2,9% |
+2,9% |
Scontato dal mercato |
Ven. 29 |
1:30 |
JAP |
Prezzi al consumo core agosto a/a |
+0,2% |
+0,1% |
|
|
08:00 |
GER |
Vendite al Dettaglio agosto m/m |
-1,5% |
+0,8% |
|
|
11:00 |
EUR |
Fiducia Consumatorisettembre |
-8 |
-8 |
|
|
11:00 |
EUR |
Prezzi al consumo stima flash a/a |
+1,9% |
|
|
|
14:30 |
USA |
Spese per consumi agosto m/m |
+0,8% |
+0,3% |
|
|
14:30 |
USA |
Redditi Familiari agosto m/m |
+0,5% |
+0,3% |
|
|
15:45 |
USA |
Fiducia Consum. Michigan settembre |
82 |
85,5 |
Positivo se supera previs. |
|
16:00 |
USA |
PMI Chicago settembre |
57,1 |
57 |
Positivo se supera previs. |
Lun. 2.10 |
16:00 |
USA |
Spesa per costruzioni agosto m/m |
-1,2% |
|
|
|
16:00 |
USA |
Indice ISM manifatturiero settembre |
54,5 |
|
|
Legenda: In neretto i dati più importanti; a/a= anno su anno; m/m= mese su mese; t/t= trimestre su trimestre; t/t a= trimestre su trimestre annualizzato; ann. = dato annuo; prel.= preliminare; rev.= revisione; def.= definitivo; Preced.= ultimo dato pubblicato; <= minore; >= maggiore; Previs.= media previsioni analisti; mln= milioni; mld= miliardi; $=dollari; brl=barili Dati tratti da Ufficio Studi Banca Intesa; Bloomberg, CNN. Commenti di Borsaprof.it |
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