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Focus Macroeconomico
26/09/2006

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La scorsa settimana la Federal Reserve ha lasciato ancora una volta immutati i tassi, come previsto dalla generalità degli esperti. A provocare una svolta di notevole importanza nell’interpretazione dei possibili scenari futuri ci hanno però pensato alcuni indicatori economici anticipatori.

Se finora avevamo constatato segnali di rallentamento nella crescita americana, alternati tuttavia ad indicazioni di robustezza di fondo, per la prima volta sono venuti chiari, inequivocabili e convergenti segnali di rallentamento, che rendono addirittura plausibile l’ipotesi recessiva per l’economia USA.

Non si tratta ancora di indicazioni provenienti dall’economia reale, ma da indici anticipatori, che solitamente vengono usati per ipotizzare quel che il PIL registrerà qualche mese dopo.

Ebbene, per la prima volta da tre anni l’indice elaborato dalla filiale di Philadelphia della Federal Reserve, che misura l’attività economica in tre piccoli stati della costa atlantica, è sceso sotto il livello zero, superando il limite che separa la crescita dalla recessione. Contemporaneamente anche l’indice tedesco ZEW, che misura il sentiment economico degli imprenditori, è stato rilevato in terreno negativo e molto al di sotto delle previsioni.

Aggiungiamo a questi dati anche l’ennesima flessione del superindice anticipatore, in calo ormai da mesi e la diminuzione del 6% mese su mese nelle vendite di nuove case in Stati Uniti, che conferma le difficoltà del settore immobiliare. Il quadro che si delinea sembra quindi dar qualche ragione ai più pessimisti, che ipotizzano per i prossimi trimestri un rallentamento più marcato di quanto la stessa Federal Reserve finora si sia spinta a considerare.

L’unico dato non negativo è stato il rallentamento nella crescita dei prezzi alla produzione, provocato dal calo dei prezzi delle materie prime e soprattutto del petrolio, arrivato ormai al di sotto dei 60 dollari.

I prossimi giorni giungeranno parecchi dati macro, ma nessuno particolarmente decisivo. Dovrebbero essere confermati i segni di rallentamento già manifestati.

 

MARKET MOVERS   dal  26   al  2  Ottobre 2006

 

Quelli che seguono sono gli avvenimenti economici della settimana che considero più importanti, cioè quelli che con maggiore probabilità sono destinati ad influenzare l’andamento dei mercati. In USA tali avvenimenti vengono chiamati “Market Movers”. Chi desidera consultare l’elenco completo degli avvenimenti macroeconomici della settimana può accedere al seguente link internet: http://www.bancaintesa.it/ist/jsp/HP_UfficioStudi.jsp. Chi desidera l’elenco degli appuntamenti societari americani lo può trovare qui: http://money.cnn.com/news/companies/firstcall/.

 

 

Giorno

Ora

Dove

Evento

Preced.

Previs.

Commento

Mar. 26

10:00

GER

Indice IFO fiducia imprese settembre

105

104,2

 

 

16:00

USA

Fiducia Consumatori CB settembre    

99,6

102

Positivo se supera previs.

Mer. 27

10:00

EUR

Moneta M3 a/a agosto

7,8%

7,5%

 

 

14:30

USA

Ordini di beni durevoli agosto m/m

-2,5%

+0,8%

 

 

16:00

USA

Vendita case nuove ann.  

1,07 mln

1,05 mln

 

 

 

USA

Riserve petrolio settimanali brl

324,9 mln

 

 

Gio. 28

10:00

GER

Nuovi posti di lavorosettembre

+5.000

-20.000

 

 

14:30

USA

Sussidi disoccupazione settimanali       

318.000

316.000

 

 

14:30

USA

PIL 2° trim. 2006 (def.) t/t a

+2,9%

+2,9%

Scontato dal mercato

Ven. 29

1:30

JAP

Prezzi al consumo core agosto a/a

+0,2%

+0,1%

 

 

08:00

GER

Vendite al Dettaglio agosto m/m  

-1,5%

+0,8%

 

 

11:00

EUR

Fiducia Consumatorisettembre    

-8

-8

 

 

11:00

EUR

Prezzi al consumo stima flash   a/a 

+1,9%

 

 

 

14:30

USA

Spese per consumi agosto m/m

+0,8%

+0,3%

 

 

14:30

USA

Redditi Familiari agosto m/m

+0,5%

+0,3%

 

 

15:45

USA

Fiducia Consum. Michigan settembre    

82

85,5

Positivo se supera previs.

 

16:00

USA

PMI Chicago settembre

57,1

57

Positivo se supera previs.

Lun. 2.10

16:00

USA

Spesa per costruzioni agosto m/m  

-1,2%

 

 

 

16:00

USA

Indice ISM manifatturiero settembre  

54,5

 

 

Legenda:  In neretto i dati più importanti;  a/a= anno su anno;   m/m= mese su mese;  t/t= trimestre su trimestre; t/t a= trimestre su trimestre annualizzato; ann. = dato annuo; prel.= preliminare; rev.= revisione; def.= definitivo;  Preced.= ultimo dato pubblicato;  <= minore; >= maggiore; Previs.= media previsioni analisti; mln= milioni; mld= miliardi; $=dollari; brl=barili

Dati tratti da Ufficio Studi Banca Intesa; Bloomberg, CNN. Commenti di Borsaprof.it

 

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