La settimana passata soltanto due dati macroeconomici erano degni di attenzione. Uno, la Bilancia commerciale USA, ha fatto segnare un nuovo record negativo mensile, per la prima volta al di sopra dei 68 miliardi di dollari.
Il secondo dato, relativo al mercato del lavoro ed alla creazione di occupazione, ha riportato il sereno sulle borse americane rilevando un notevole ritmo di creazione di posti di lavoro: 243.000 nuovi occupati, ben al di sopra delle previsioni che si fermavano a 210.000.
Si conferma pertanto la buona salute dell’economia a stelle e striscie ed aumentano le probabilità che la Fed proceda ad ulteriori rialzi nel costo del denaro.
Il rialzo di marzo a quota 4,75% è dato per certo, ma cominciano a circolare previsioni, che trovano credito nell’evoluzione dei contratti a termine sui tassi con scadenza giugno e settembre, di un ulteriore ritocco anche in maggio, per giungere così a quota 5% prima dell’estate. Poi si vedrà.
La convinzione delle autorità monetarie americane è che persistano rischi di pressioni inflazionistiche e che in questo periodo sia meglio abbondare che scarseggiare nel drenaggio di liquidità, dal momento che la solidità dei fondamentali economici viene data per acquisita.
Anche in Europa prende quota l’ipotesi che la BCE possa calcare la mano più di quanto si stimasse. Man mano che i sintomi di crescita si rinforzano, soprattutto in Germania, la BCE si fa sempre più aggressiva, con possibilità di inasprimenti del tasso ufficiale oltre il 3% previsto dagli economisti.
Tutto dipenderà dalle spinte inflazionistiche e quindi dal prezzo del petrolio. Il greggio sta nuovamente ripiegando verso i 60 dollari al barile. Il mercato sta per ora ignorando la tensione esistente tra Iran ed Occidente sullo sviluppo dell’industria nucleare. Tuttavia un inasprimento del confronto porterebbe nuova preoccupazione e tensioni sui prezzi del greggio.
La variabile tassi sta dimostrando di essere il principale driver del movimento anche sui mercati valutari. Il dollaro sta infatti traendo forza dalle attese di ulteriori aumenti nei tassi ufficiali di interesse USA, che riescono addirittura a neutralizzare la brutta notizia del deficit record nella bilancia commerciale. Segno che gli afflussi di capitali attirati dagli alti tassi (rispetto al resto del mondo) riescono a compensare i pagamenti di merci e servizi importati in eccesso.
I prossimi giorni saranno caratterizzati da parecchi dati macro americani. Segnalo per importanza soprattutto le vendite al dettaglio di martedì, i prezzi al consumo giovedì ed i dati sulla produzione industriale di venerdì.
MARKET MOVERS dal 14 al 20 Marzo 2006
Quelli che seguono sono gli avvenimenti economici della settimana che considero più importanti, cioè quelli che con maggiore probabilità sono destinati ad influenzare l’andamento dei mercati. In USA tali avvenimenti vengono chiamati “Market Movers”. Chi desidera consultare l’elenco completo degli avvenimenti macroeconomici della settimana può accedere al seguente link internet: http://www.bancaintesa.it/ist/jsp/HP_UfficioStudi.jsp. Chi desidera l’elenco degli appuntamenti societari americani lo può trovare qui: http://money.cnn.com/news/companies/firstcall/.
Giorno |
Ora |
Dove |
Evento |
Preced. |
Previs. |
Commento |
Mar. 14 |
11:00 |
GER |
Indice ZEW (sentiment) marzo |
69,8 |
70 |
|
|
14:30 |
USA |
Saldo partite correnti 4° trim. t/t |
-195 mld$ |
-215 mld$ |
|
|
14:30 |
USA |
Vendite al dettaglio febbr. m/m |
+2,3% |
-0,4% |
|
|
16:00 |
USA |
Scorte delle imprese gennaio m/m |
+0,7% |
+0,3% |
|
Mer. 15 |
14:30 |
USA |
Ind. Empire Manufacturing mar. |
20,3 |
19 |
Negativo se sotto previs. |
|
15:00 |
USA |
Afflussi netti di capitali gennaio |
56,6 mld$ |
62,4 mld$ |
|
|
|
USA |
Riserve petrolio settimanali |
335 mln barili |
|
|
|
20:00 |
USA |
Beige Book |
|
|
|
Gio. 16 |
11:00 |
EUR |
Prezzi al Consumo febbraio a/a |
2,4% |
2,3% |
|
|
14:30 |
USA |
Nuovi cantieri resid. febbraio |
2,3 mln. |
2,1 mln. |
|
|
14:30 |
USA |
Prezzi al Consumo febbraio m/m |
+0,7% |
+0,1% |
|
|
14:30 |
USA |
Prezzi al Cons. core febbraio m/m |
+0,2% |
+0,2% |
Negativo se oltre previs. |
|
14:30 |
USA |
Sussidi disoccupazione settimanali |
303.000 |
|
|
|
18:00 |
USA |
Indice Fed Philadelphia marzo |
13,4 |
15,4 |
Positivo se oltre previs. |
Ven. 17 |
11:00 |
EUR |
Produz. Industriale gennaio m/m |
+0,1% |
+0,3% |
|
|
15:15 |
USA |
Produz. Industriale feb. m/m |
-0,2% |
+0,7% |
Positivo se oltre previs. |
|
15:15 |
USA |
Utilizzo capacità produt. feb. |
80,9% |
81,3% |
Negativo se oltre previs. |
|
15:45 |
USA |
Fiducia Consum. Michigan feb. |
86,7 |
88 |
positivo se oltre previs. |
Lun. 20 |
08:00 |
GER |
Prezzi alla Produzione gen. A/a |
+5,6% |
|
|
|
16:00 |
USA |
Superindice anticipatore m/m |
+1,1% |
|
|
Legenda: In neretto i dati più importanti; a/a= anno su anno; m/m= mese su mese; t/t= trimestre su trimestre; t/t a= trimestre su trimestre annualizzato; ann. = dato annuo; prel.= preliminare; rev.= revisione; def.= definitivo; Preced.= ultimo dato pubblicato; <= minore; >= maggiore; Previs.= media previsioni analisti; mln= milioni; mld= miliardi; $=dollari Dati tratti da Ufficio Studi Banca Intesa; Bloomberg, CNN. Commenti di Borsaprof.it |
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