Settimana nera sul fronte macroeconomico. Venerdì pomeriggio è stato comunicato un dato preliminare sul PIL americano del 4° trimestre 2005 molto inferiore alle aspettative e attestato al livello più basso dal 2002.
La crescita annualizzata scende così al 1,1%, un bel tonfo dal 4,1% relativo al trimestre precedente, soprattutto se si confronta con le previsioni degli analisti , che attendevano un dato in calo, ma pur sempre intorno al 3%.
La debolezza congiunturale è stata motivata dal rallentamento dei consumi, l’eterno motore dell’economia americana, che negli ultimi anni non sono mai scesi, ma che ora stanno mostrando il fiato un po’ grosso. Il motivo al rallentamento nella crescita dei consumi, specialmente in beni durevoli, che sono addirittura calati, è una miscela che contiene sia l’aumento dei tassi, che rende meno conveniente l’acquisto a debito e rateale, che il venir meno di due potenti carburanti dell’ottimismo americano: la riduzione delle tasse, che si è fermata a causa della necessità di ridurre il colossale deficit federale e di finanziare la ricostruzione della Louisiana, ed il venir meno dell’effetto ricchezza fornito dal continuo gonfiamento dei prezzi delle abitazioni, che hanno cominciato lentamente a diminuire il loro contributo al PIL.
Gli investimenti hanno in parte supplito al rallentamento dei consumi, ma il loro contributo crescente non è stato in grado di compensare del tutto la mancata spinta dei consumi. A peggiorare le cose si è aggiunto anche il timore che il protrarsi dell’aumento dei prezzi del petrolio, nuovamente vicino ai massimi annuali, possa fornire ulteriori spinte inflazionistiche in grado di costringere in futuro la Fed a rialzare nuovamente i tassi, anche se nel breve periodo, proprio a causa del dato sul PIL, oltre che dell’avvicendamento al timone della Fed che avviene in questi giorni, non si dovrebbero vedere ulteriori rialzi nei tassi.
A peggiorare lo scenario relativo alla crisi energetica sono venuti i risultati elettorali in Palestina, col trionfo del movimento terrorista Hamas, che stendono ombre sinistre sul processo, già difficile, di pacificazione della regione. E’ sintomatico che i mercati petroliferi abbiano reagito con un secco rialzo alla notizia.
Guardando ai prossimi giorni, segnalo la presenza ancora di molte comunicazioni societarie in grado di condizionare i mercati, ma anche una nutrita serie di dati macro.
Martedì la fiducia dei consumatori e la decisione sui tassi della Fed; mercoledì l’indice ISM manifatturiero; giovedì sarà la volta dei tassi BCE e della Produttività USA; venerdì giornata assai ricca, con la fiducia del Michigan, i dati sul mercato del lavoro e l’indice ISM servizi.
MARKET MOVERS dal 31 Gennaio al 6 Febbraio 2006
Quelli che seguono sono gli avvenimenti economici della settimana che considero più importanti, cioè quelli che con maggiore probabilità sono destinati ad influenzare l’andamento dei mercati. In USA tali avvenimenti vengono chiamati “Market Movers”. Chi desidera consultare l’elenco completo degli avvenimenti macroeconomici della settimana può accedere al seguente link internet: http://www.bancaintesa.it/ist/jsp/HP_UfficioStudi.jsp. Chi desidera l’elenco degli appuntamenti societari americani lo può trovare qui: http://money.cnn.com/news/companies/firstcall/.
Giorno |
Ora |
Dove |
Evento |
Preced. |
Previs. |
Commento |
Mar. 31 |
10:00 |
GER |
Nuovi occupati gennaio |
+110.000 |
-25.000 |
|
|
11:00 |
EUR |
Indice di Fiducia economica gennaio |
100,5 |
101 |
|
|
11:00 |
EUR |
Inflazione stima flash gennaio a/a |
2,2% |
2,4% |
|
|
16:00 |
USA |
PMI Chicago gennaio |
60,8 |
59,7 |
Negativo se < di previs. |
|
16:00 |
USA |
Fiducia Consum. Conf. Board gen. |
103,6 |
105 |
Negativo se scende |
|
20:15 |
USA |
FOMC: Annuncio Tassi |
4,25% |
4,5% |
Aumento già scontato |
|
|
|
Comunicazioni societarie:Altria, Google, Merck, Unocal |
|||
Mer. 1.2 |
10:00 |
EUR |
PMI manifatturierogennaio |
53,6 |
54 |
|
|
16:00 |
USA |
Spesa in costruzioni dicembre m/m |
+0,2% |
+0,3% |
|
|
16:00 |
USA |
Indice ISM manifattur. gennaio |
55,6 |
55,3 |
Negativo se < di previs. |
|
|
USA |
Riserve petrolio settimanali |
|
|
|
|
|
|
Comunicazioni societarie:Boeing, Time Warner |
|||
Gio. 2 |
11:00 |
EUR |
Prezzi alla produzione dicembre a/a |
+4,2% |
+4,6% |
|
|
13:45 |
EUR |
Annuncio Tassi BCE |
2,25% |
2,25% |
|
|
14:30 |
USA |
Sussidi disoccupazione settimanali |
283.000 |
304.000 |
|
|
14:30 |
USA |
Costo del lavoro 4° trim t/t a |
-1% |
+2,2% |
|
|
14:30 |
USA |
Produttività non agr. 4° trim t/t a |
4,7% |
1,8% |
Negativo se < di previs. |
|
|
|
Comunicazioni societarie: Alcatel, Amazon, Royal Dutch Shell, |
|||
Ven. 3 |
10:00 |
EUR |
PMI servizigennaio |
56,8 |
57 |
|
|
14:30 |
USA |
Nuovi posti di lavoro gennaio |
+108.000 |
+225.000 |
Negativo se < di previs. |
|
14:30 |
USA |
Tasso di Disoccupazionegennaio |
4,9% |
4,9% |
|
|
15:45 |
USA |
Fiducia Consum. Michigan gen. |
91,5 |
93,4 |
positivo se oltre previs. |
|
16:00 |
USA |
Ordini industriali dicembre m/m |
+2,5% |
+1% |
|
|
16:00 |
USA |
Indice ISM non manif. gennaio |
61 |
59 |
Negativo se < di previs. |
Lun. 6 |
12:00 |
GER |
Ordini all’industria dicembre m/m |
1,3% |
|
|
Legenda: In neretto i dati più importanti; a/a= anno su anno; m/m= mese su mese; t/t= trimestre su trimestre; t/t a= trimestre su trimestre annualizzato; ann. = dato annuo; prel.= preliminare; rev.= revisione; def.= definitivo; Preced.= ultimo dato pubblicato; <= minore; >= maggiore; Previs.= media previsioni analisti; mln= milioni; mld= miliardi; $=dollari Dati tratti da Ufficio Studi Banca Intesa; Bloomberg. Commenti di Borsaprof.it |
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