Gran parte dello spazio sulla stampa economica è in questi giorni monopolizzato dalle notizie sulle prime due OPA straniere su banche italiane. Patti e contropatti, ricorsi e carta bollata, polemiche e prese di posizione si alternano a ritmo sempre più serrato, mentre finalmente è venuto allo scoperto il baluardo che dovrebbe difendere l’italianità della Banca Antonveneta contro l’aggressione olandese ad opera di ABN AMRO.
Il lavoro di convincimento sotterraneo di Fazio ha dato l’esito di spingere la Popolare di Lodi a venire allo scoperto con una Offerta Pubblica di Scambio (OPS) alternativa all’OPA lanciata da ABN a 25 euro in contanti per ogni azioni che venga consegnata.
La controproposta di Lodi, che finalmente ha il merito di porre fine a pettegolezzi e rumors, è stata presentata come una offerta che valuta l’Antonveneta un euro in più di si quanto offre ABN.
Per la precisione, mentre ABN offre 25 euro in contanti, il gruppo BPL offre un insieme di strumenti finanziari in cambio di una azione Antonveneta, valutati complessivamente 26 euro.
La tabella allegata riepiloga le due offerte.
LE PROPOSTE UFFICIALI SU BANCA ANTONVENETA |
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PROPOSTA |
BANCA POPOLARE LODI |
ABN AMRO |
Corrispettivo |
4,60 euro in nuove az. BPL (valutate 9,20) 18 euro in az. Reti Bancarie esistenti (valutate 45 ) 3 euro in nuove obbig. Convertibili BPL (val. nominale) 0,40 euro di pagamento integrativo eventuale TOTALE 26 euro |
25 euro in contanti |
Tempi |
Da definire |
Entro giugno |
Condizioni |
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Raggiungimento 50% di Antonveneta (rinunciabile) |
Finalità |
Rafforzamento del gruppo. Antoveneta rimarrà quotata |
Pieno controllo e delisting di Antonveneta |
Si possono fare considerazioni sui progetti futuri che interessano la preda, secondo le quali sembra che Pop. Lodi abbia effettivamente un progetto industriale un po’ migliore di quello di ABN, anche se la proposta di Lodi non brilla per chiarezza progettuale.
Si potrebbe poi discutere se il comportamento di Fazio nel concedere le necessarie autorizzazioni e nella vigilanza sia stato imparziale o se invece abbia favorito l’offerente italiano cercando di ostacolare il progetto olandese.
Tuttavia queste considerazioni vengono ampiamente fatte sui settimanali e non c’è certo bisogno del mio ulteriore parere.
Vorrei invece coprire un buco informativo, poiché non ho letto, se non di straforo e senza troppa dovizia di particolari, alcun commento critico circa l’offerta di Popolare di Lodi in termini di trasparenza. Inoltre tutti i mezzi di informazione hanno tranquillamente accettato i criteri di valutazione di Lodi ed attribuiscono all’offerta italiana il valore di 26 euro senza obiezione alcuna. Personalmente credo che qualche obiezione vada fatta.
La considerazione che intendo fare riguarda quindi la semplice scelta di convenienza del risparmiatore che possegga azioni Antonveneta e debba valutare chi tra i due concorrenti offre di più per averle.
Il confronto non è così pacifico come sembrerebbe a prima vista.
La complessità e la scarsa trasparenza dell’offerta lodigiana, che prevede un mix composito di strumenti da scambiare invece del semplice pagamento in contanti è sotto gli occhi di tutti. Tra l’altro, che significa “pagamento integrativo eventuale “? Che potrebbe esserci oppure no? E se ci sarà, sarà in contanti o con maggiorazione di offerta di qualcuna delle altre componenti? Si spera che sul prospetto informativo questi dubbi vengano chiariti.
In genere il mercato, a parità di valutazione, preferisce sempre le offerte cash, poiché sono più semplicemente valutabili e non soggette alle oscillazioni dei mercati.
In questo caso però l’offerta lodigiana, seppure più macchinosa ed incerta risulterebbe a prima vista più conveniente.
Però ne siamo proprio sicuri?
Il trabocchetto sta nella valutazione che Lodi dà agli strumenti che offre in cambio di un’azione Antonveneta. Perché valuta le azioni Popolare di Lodi di nuova emissione 9,20 euro quando in borsa venerdì scorso il valore dei titoli BPL esistenti era 7,79 e non si è mai visto un titolo salire dopo l’annuncio di un aumento di capitale?
Perché valuta le azioni Reti Bancarie 45 euro quando le stesse venerdì scorso scambiavano a 40,20?
E’ ovvio che più si valutano i titoli offerti in cambio, più si può affermare di fare un’offerta conveniente. Ma è altrettanto ovvio che il risparmiatore che accettasse lo scambio non potrebbe certo rivendere i titoli ottenuti al valore teorico, ma soltanto al valore reale ottenibile sul mercato.
Allora correggiamo il compitino di B.Pop.Lodi per tenere conto del valore reale degli strumenti offerti in cambio di un’azione Antonveneta.
La tabellina a fianco effettua questo ricalcalo.
LA VERA PROPOSTA DI BANCA POPOLARE LODI |
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Corrispettivo |
3,90 euro in nuove az. BPL (valutate 7,79) 16,08 euro in az. Reti Bancarie esistenti (valutate 40,20) 3,00 euro in nuove obbig. Convertibili BPL (val. nom.) 0,40 euro di pagamento integrativo eventuale 23,38 euro (totale) |
Come si po’ verificare la vera proposta di B.Pop.Lodi non è 26 ma 23,38 ed ovviamente è soggetta alle oscillazioni dei mercati.
Perché queste cose non ce le dicono?
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