ABBY TESTA DURA: LA COERENZA DELLA GURU

01/02/2004

E’ da sempre uno dei guru più ascoltati di Wall Street, al punto che quando parla fiumi di risparmiatori si precipitano a mettere in pratica i suoi consigli.

Qualche giorno fa è stata ad una conferenza in Italia e ci ha dispensato le sue previsioni per il 2004.

Sto parlando di Abby Cohen, la strategist di Goldman Sachs, divenuta famosa per aver vaticinato la irrefrenabile corsa di Wall Street negli anni 90, accompagnandola con continue revisioni al rialzo delle proprie previsioni.

Tuttavia negli ultimi anni la su stella si è un po’ appannata, anche se i giornalisti americani, sempre alla ricerca di ottimisti, continuano a chiamarla “Santa Abby”. Infatti le sue ultime previsioni non ci hanno azzeccato molto. Nel 2001, agli inizi del crollo, quando l’indice SP500 valeva 1320 punti, vaticinò per la fine dell’anno il ritorno a 1.500 punti. Andò a 1.148. Non si perse d’animo e per il 2002 si disse certa di un ritorno dell’indice a 1.300 entro fine anno.  Andò a 880. La coerenza è la forza dei vincenti, deve aver pensato. D’altra parte non può mica sempre e solo scendere. Ecco allora la ripetizione della previsione di 1.200 punti anche per la fine del 2003. In effetti nel 2003 l’indice ha recuperato, ma non così tanto ed ha concluso l’anno a 1.112.

Ora, per il 2004, prevede l’arrivo a fine anno a 1.250. Vedremo, chissà che l’albero della perseveranza non dia frutti tardivi.

Personalmente sono forse più propenso a pensare che la fine del mercato orso la vedremo quando la Cohen punterà sull’indice SP500 a 600 punti. C’è infatti una vecchia massima che i trader conoscono bene, che recita più o meno così: il ribasso finisce quando anche l’ultimo rialzista diventa ribassista.

Per concludere mi piacerebbe avere una risposta alla domanda che ogni volta che leggo articoli sulla mitica Abby mi viene spontanea: perché la Cohen quando interviene ad un Convegno riempie la sala? Che sia perchè piace agli uomini?