La calma che lunedì ha atteso il passaggio della festività americana ha lasciato ieri il campo ad una crisi di nervi, che si è abbattuta sull’azionario dell’Eurozona. A provocarla è stato l’avanzare sempre più evidente della convinzione dei mercati che le Banche Centrali, dopo averci regalato l’inflazione galoppante, ora ci portino in dono anche la recessione. E, siccome la situazione oggettiva dell’Eurozona, martoriata da sanzioni alla Russia, guerra in Ucraina e penuria di gas e petrolio, è assai peggiore di quella dell’economia americana, gravata “solo” dall’inadeguatezza della FED e dalla debolezza di Biden, ecco che ieri gli indici europei hanno deragliato, cedendo di schianto ed in gruppo ben più di due punti percentuali (il peggiore, l’italiano FtseMib con -2,99%, il migliore, lo spagnolo Ibex con -2,48% ed Eurostoxx50 con -2,68%).
Così in una sola seduta abbiamo visto venire al pettine diversi nodi...
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